Joseph Priestley - Experiments and Observations on Different Kinds of Air - Argomenti | 10m+10m
1. La comunicazione scientifica tra progresso collettivo e rivalitĂ individuale: sperimentazione, prioritĂ e diffusione delle scoperte nellâetĂ delle rivoluzioni chimiche
Processi di scoperta, dinamiche di pubblicazione e conflitti sulla paternitĂ delle innovazioni nella scienza moderna, tra etica della condivisione immediata e strategie di ritardo per massimizzare il prestigio personale.
Il tema ruota attorno alla tensione tra lââingenuous simplicityâ con cui alcuni ricercatori âimmediately communicate to others whatever occurs to them in their inquiriesâ e la tendenza di altri a âkeep brooding over a new factâ, ritardandone la divulgazione per âastonish the world with a system as complete as it is newâ. La rapiditĂ della diffusione delle conoscenze â paragonata a âthe progress of a wave of the sea, of sound, or of light from the sunâ â si scontra con il rischio che âthe field of honest fameâ venga âpre-occupiedâ da chi anticipa le scoperte altrui, mentre âall undue and usurped authority in the business of religion, as well as of scienceâ Ăš destinata a soccombere di fronte allââenlightened ageâ.
La pratica sperimentale richiede âlittle attentions and precautionsâ non sempre descrivibili, ma la âmuch practiceâ necessaria per padroneggiarla non giustifica ritardi nella pubblicazione, soprattutto in un contesto in cui âphilosophers in all parts of Europeâ accelerano âthe rapid progressâ delle ricerche. Le âdetached articlesâ comunicate âfrom time to timeâ â come gli studi su ânitrous airâ, âthe most attention toâ rispetto ad altre specie â servono a evitare che ânew objects of inquiryâ rimangano inesplorati, ma anche a prevenire che ârash empiricksâ ne âruin the creditâ con applicazioni âindiscriminateâ. La scienza si configura cosĂŹ come unââhistoryâ, da aggiornare costantemente con âimprovementsâ e âcorrectionsâ, dove il merito individuale Ăš secondario rispetto al âgenuine love of science and of mankindâ, anche se âthe best founded praiseâ spetta a chi âtakes pleasure in contemplating his worksâ con âa supreme veneration for the God of natureâ.
Tra le questioni minori emergono il ruolo delle istituzioni (la Royal Society come cassa di risonanza per âfavourable noticeâ), il rapporto con la medicina (âmedicinal uses ofâ differenti âkinds of airâ), e il conflitto tra âthe names of all his enemiesâ â destinati allâoblio â e âa reputation as extensive as the spread of science itselfâ.
2. Tecniche sperimentali per la manipolazione e lo studio dei gas nel XVIII secolo
Metodi, strumenti e apparati per la generazione, il trasporto, lâisolamento e lâanalisi di «arie» diverse in contesti di laboratorio, con particolare attenzione alle soluzioni per evitare contaminazioni, misurare variazioni di volume e osservare interazioni con sostanze liquide, solide o organiche.
Sommario
Le procedure descritte riguardano la produzione controllata di gas mediante reazioni chimiche o termiche, spesso in recipienti sigillati come «cannoni di fucile» o «fiale di vetro»: si generano «arie» da materiali come «gesso», «calce», «metalli» (ferro, zinco, stagno), «sostanze vegetali o animali» e «carbone», oppure da «sale comune» e «olio di vetriolo» per ottenere «unâaria perfettamente trasparente». Il trasporto avviene tramite «vasi di mercurio», «vesciche flosce» collegate a «tubi di vetro» o «cannule di clistere», mentre lâisolamento sfrutta «cementi» o «tappi di sughero» per evitare dispersioni, come nel caso in cui «il mercurio salĂŹ cosĂŹ tanto nel tubo che lâaria allâinterno sembrĂČ diminuire di un sesto». La misurazione dei volumi si basa su «colonne dâaria» confrontate con «scale graduate» o «sifoni» immersi in «bacini di mercurio», talvolta con «fili metallici» per manipolare campioni senza contaminarli: «misuro con un compasso la lunghezza della colonna dâaria nel tubo» e «dopo aver estratto il filo, lâaria del vaso deve riempirne lo spazio». Gli esperimenti includono lâosservazione di «effetti antisetici» su «topi» chiusi in «aria fissa», la «putrefazione» accelerata in «aria alcalina» e le «esplosioni elettriche» in «tubi di vetro» riempiti di «aria infiammabile». Strumenti ausiliari come «specchi ustori», «pompe pneumatiche» e «siringhe» permettono di «espellere lâaria dai liquidi» o «far ascendere gas attraverso fluidi» senza umiditĂ , mentre «ricevitori esauriti» servono per «polveri che non tollerano il bagnato». Le varianti procedurali dipendono dalla «natura dei materiali» e dalla «resistenza al calore»: «se le sostanze reggono il fuoco, le metto in fiale piene di mercurio»; altrimenti, si usano «barili di pistola» con «tubi lutati».
3. ProprietĂ e comportamenti dei gas e delle sostanze in relazione all'aria fissa, all'aria comune e ai processi di assorbimento e trasformazione
Esperimenti su espansione, reattivitĂ e interazioni tra aria fissa, aria comune e materia organica/inorganica in condizioni controllate.
Lâargomento riguarda le osservazioni sistematiche su come lââaria fissaâ (un gas identificato in vari contesti) e lââaria comuneâ interagiscono con sostanze liquide, solide e organiche sotto lâeffetto di calore, fermentazione o esposizione prolungata. Lââaria fissaâ viene descritta come capace di âcomunicare a [liquidi] un sapore aciduloâ (2260, 2204) e di ârivitalizzareâ bevande âdiventate piatteâ (327), mentre la sua assenza o fuga altera le proprietĂ dei materiali: lâacqua âperde il suo gusto peculiar[e]â (335) e i tessuti animali âdiventano bianchiâ dopo il lavaggio, con âfibre che si separano piĂč facilmente che se fossero state bolliteâ (1012). Il gas mostra affinitĂ con lâacqua di âPyrmont e altre acque mineraliâ (150, 2260), dove il âsapore aciduloâ e le âvirtĂč medicinaliâ derivano dalla sua presenza.
Le reazioni chimiche includono cambiamenti cromatici: liquidi tinti di âblu con succo di tornasoleâ virano al ârossoâ a contatto con âaria nitrosaâ o âaria fissaâ (1438, 1231, 323), ma ârecuperano il colore bluâ se esposti allââaria comuneâ (1438, 323). Materiali organici come âcarne cruda o bollitaâ generano âaria infiammabileâ se riscaldati (620), mentre âlegno di quercia seccoâ o âpietreâ assorbono âaria acidaâ diventando âmarroneâ o emettendo âaria appena infiammabileâ (1478, 1485). Esperimenti su animali mostrano che âranocchiâ e âinsettiâ âsembrano mortiâ se esposti a âvapori fermentantiâ, ma âsi riprendono nellâaria comuneâ (350, 352). Fenomeni di combustione spontanea si verificano in âacque paludoseâ dove âla superficie prende fuocoâ (2171), mentre lââaria fissaâ âspenge candele a distanzaâ (297) e forma âfumi biancastriâ o âdepositi filmosiâ in recipienti sigillati (820). Processi di âcongelamentoâ e âscioglimentoâ alterano la solubilitĂ dei gas: âghiaccio esposto allâaria acida si dissolveâ (1541), e âlâetere assorbe aria acidaâ cambiando âda bianco torbido a giallo e marroneâ (1495, 1500).
Note
âFixed airâ Ăš reso come âaria fissaâ (termine storico per anidride carbonica). âCommon airâ = âaria comuneâ (aria atmosferica). âInflammable airâ = âaria infiammabileâ (idrogeno o miscele gassose combustibili). âNitrous airâ = âaria nitrosaâ (ossidi di azoto). âTurnsoleâ / âtournesoleâ = âtornasoleâ (indicatore pH vegetale). Frasi in inglese tradotte integralmente; citazioni fedeli allâoriginale.
4. La rigenerazione dell'aria viziata: vegetazione, combustione e metodi di purificazione
Dalle osservazioni empiriche su animali, piante e fiamme alla ricerca di un equilibrio tra decomposizione e rinnovamento.
Lâargomento riguarda i processi attraverso cui lâaria resa nociva â sia dalla respirazione animale, dalla combustione di candele, sia dalla putrefazione â puĂČ essere ripristinata a uno stato respirabile o combustibile. Le piante in crescita emergono come agente principale di questa rigenerazione: «air in which candles had burned out was perfectly restored, so that other candles would burn in it again as well as ever, after [...] vegetation» (429), sebbene il risultato non sia costante e dipenda da fattori come la durata dellâesposizione, la specie vegetale («not only mint [...] but sprigs of balm» (461)) e la rimozione delle parti marce («I had not taken sufficient care to pull out all the old and rotten leaves» (664)). Lâaria viziata da animali mostra effetti letali immediati â «a mouse lived fourteen minutes [...] in the vessel containing [...] air which had been rendered noxious» (662); «animals die the moment they are put into it» (1390) â mentre quella esaurita da candele risulta meno tossica per gli organismi, pur impedendo la combustione.
Accanto alla vegetazione, lâagitazione prolungata in acqua si rivela un metodo alternativo per attenuare la nocivitĂ : «violent, and especially long-continued agitation in water [...] never failed to render any kind of noxious air in some measure fit for respiration» (702). Tuttavia, la trasformazione dellâaria non Ăš lineare: in alcuni casi, trattamenti ripetuti peggiorano le condizioni iniziali â «air should grow worse by the continuance of the same treatment by which it had grown better» (669) â o producono effetti paradossali, come la capacitĂ di unâaria nitrosa, dopo lunghi periodi, di «admit a candle to burn in it [...] with an enlarged flame» (1392). Le variabili includono il tipo di aria (putrida, infiammabile, nitrosa), la durata dellâesposizione e le interazioni con altri elementi, come lâ«inflammable air» che, «by standing long in water [...] loses its inflammability» (1574) fino a estinguere una fiamma.
Note
(1) Le citazioni in lingua originale sono state tradotte in italiano e riportate in corsivo tra virgolette. (2) I riferimenti numerici tra parentesi corrispondono agli identificativi delle frasi fornite. (3) Il termine «phlogiston» (1663) Ú mantenuto come nel testo originale, in assenza di un equivalente italiano non anacronistico.
5. Teorie sulla putrefazione, lâaria noxiosa e i processi di purificazione nel XVIII secolo
Processi chimici e fisiologici tra decomposizione, respirazione e rigenerazione atmosferica: ipotesi su effluvi, phlogisto e applicazioni mediche.
Sommario
Lâargomento ruota attorno alla relazione tra putrefazione, qualitĂ dellâaria e meccanismi di purificazione, con riferimento a esperimenti su sostanze animali e vegetali, effluvi nocivi e possibili correttivi. La putrefazione Ăš descritta come un processo che satura lâaria di «putrid effluvium», rendendola «exceedingly noxious when taken into the lungs» (1288), ma anche come fenomeno che, in determinate condizioni, puĂČ Â«preserve other substances from putrefaction» (1288) o «afford proper nourishment for the roots of plants» (647). Lâaria viziata da respirazione o decomposizione viene paragonata a quella emessa dai «volcanos and fires», ancora «not fit for respiration» (1693), ma suscettibile di purificazione naturale, ad esempio tramite «the leaves of plants» (647) o «fixed air» (713), che «tend to correct air which has been injured by animal respiration or putrefaction» (713).
Centrale Ăš il ruolo del phlogisto (principio infiammabile), associato sia alla putrefazione che alla respirazione: «respiration and putrefaction affect common air in the same manner» (1754), cioĂš attraverso «the emission of phlogiston» (1754), che satura lâaria fino a renderla letale per gli animali, «not owing to the want of any pabulum vitĂŠ, but to the want of a discharge of the phlogistic matter» (1274). Esperimenti su topi, carne in decomposizione e piante dimostrano come «animal substances [...] continue to give more air, or effluvium, [...] for many weeks» (622), mentre «vegetable substances» (622) ne producono meno. Si ipotizza che «the phlogiston [...] be discharged as effete by the lungs into the atmosphere» (1755), suggerendo un ciclo tra assorbimento, trasformazione ed espulsione.
Tra le applicazioni pratiche, si esplorano usi medici di «nitrous air» (1451) e «fixed air» (149), questâultima estratta da «fermenting vegetables» (149) e proposta come rimedio per «the sea-scurvy» (149) o per «correct the putrid disposition of the fluids» (2081). Si nota tuttavia che «the residuum of fixed air not being very noxious» (704), la sua efficacia nel «mend the putrid air» (704) Ăš controversa, pur essendo confermata da «not less than fifty or sixty instances» (699) in cui miscele di aria putrida e «fixed air» (699) hanno permesso la sopravvivenza di topi. Altri esperimenti coinvolgonoi «clysters» (1451) e lâosservazione che «lime kilns [...] may be wholesome in the neighbourhood of populous cities» (713), dove lâatmosfera «abound with putrid effluvia» (713).
Minori temi correlati includono la generazione di «inflammable air» (474) da sostanze organiche e minerali, la distinzione tra «putrid effluvium» e «fixed air» (626), e lâipotesi che «the vis vitÊ» (565) possa essere esaurita da «convulsions» (565) o dalla mancanza di «discharge of the phlogistic matter» (1274). Si accenna inoltre a fenomeni elettrici in «the torpedo, and animals of a similar construction» (1757), capaci di proiettare «generated electricity» (1757) al di fuori del proprio sistema, e a osservazioni su «the time, and other circumstances» (617) che influenzano il tipo di gas prodotto dalla decomposizione.
6. Alterazioni dellâaria per processi chimici e combustione: analisi empirica delle trasformazioni e delle proprietĂ residue
Processi di calcinazione, combustione e reazioni metalliche che modificano la composizione dellâaria, con osservazioni sugli effetti irreversibili, la generazione di gas alternativi e le variazioni di tossicitĂ .
Sommario
Lâargomento documenta le trasformazioni subite dallââaria comuneâ quando esposta a processi chimici e termici, con particolare attenzione alla âdiminuzioneâ del suo volume e al cambiamento delle proprietĂ . La âcalcination di metalliâ come piombo, stagno, rame e ferro produce âaria flogisticataâ (definita anche ânoxiousâ), incapace di sostenere la combustione o la respirazione: «air that has been diminished, and made noxious by any of the processes [...] might not be amiss to call [...] phlogisticated air». Analoghi effetti si osservano con âfumi di carboneâ, âmiscele di limatura di ferro e zolfoâ («iron filings and brimstone»), e âaria nitrosaâ («nitrous air»), che dopo la reazione «never bring it to such a state as that a candle will burn in it».
La generazione di âaria infiammabileâ («inflammable air») durante la carbonizzazione o la combustione di materiali organici introduce una variabile: «a quantity of inflammable air equal to the diminution of the common air being generated», ma solo se il carbone non Ăš stato sottoposto a «a very considerable degree of heat». Le reazioni con metalli in âacido nitrosoâ («nitrous acid») o âacido marinoâ («marine acid») producono gas con odori distintivi («smelled very much like Harrowgate water») e comportamenti differenziati: bismuto e nichel, ad esempio, «dissolved [...] with little or no air», mentre rame, piombo e zinco generano aria che «disappeared on the admission of water».
Si notano inoltre fenomeni termici anomali: «iron filings and brimstone ferment with great heat in nitrous air», con un rilascio di calore maggiore in «fixed air» che in «common air». La âcarta imbevuta di soluzioni metallicheâ («paper dipped in a solution of copper in spirit of nitre») funge da innesco per esperimenti di combustione in ambienti controllati, mentre la âlavorazione dellâaria diminuitaâ con acqua ne «recovered, in a great measure, the other properties of common air», suggerendo una parziale reversibilitĂ .
Temi minori includono la comparazione tra metalli («no sensible difference between the properties of this air, and that in which tin was calcined»), lâuso di lenti ustorie per indurre reazioni («a slight degree of calcination in any given quantity of common air»), e lâipotesi del âflogistoâ come principio unificante: «phlogiston is retained more obstinately by charcoal than it is by lead or tin». Le osservazioni si basano su esperimenti ripetitivi con materiali come âfegato di zolfoâ («liver of sulphur»), âvernice al piomboâ («paint made of white-lead and oil»), e âputrefazione di sostanze organicheâ («putrefaction of vegetables or animal substances»), tutti processi che «do just the same thing» nel diminuire lâaria, pur con «different degrees of heat» e «elegance» operativa.
7. Reazioni chimiche tra gas, acidi e alcali volatili: precipitazioni, effervescenze e trasformazioni della materia
Processi di interazione tra aria fissa, alcali volatili e acidi minerali in soluzioni e miscele gassose, con osservazioni su precipitati solidi, variazioni di stato e proprietĂ inflammabili.
Il testo documenta fenomeni chimici in cui âaria fissaâ (anidride carbonica) e âalcali volatiliâ (come lâammoniaca) reagiscono con acidi (vitriolico, marino, nitroso) e saponi, producendo effetti visibili e misurabili. Le descrizioni includono la formazione di ânubi bianche come neveâ che âriempiono il recipienteâ (1332, 1013) o âprecipitano in polvere biancaâ (1828, 1120), spesso associati a âdiminuzione del volume dâariaâ (1332) o âeffervescenzaâ (1365). Lââaria fissaâ altera le proprietĂ del sapone, causando âcoagulazioneâ (1825) o âdifficoltĂ a fare schiumaâ (1815, 1820), mentre lââacido marinoâ (acido cloridrico) âsostituisce lâacido vitriolicoâ in composti come lââallumeâ (985) e genera âaria inflammabileâ a contatto con âspirito di vinoâ o âzolfoâ (984, 1474).
Si notano metodi per isolare gas: lââaria alcalinaâ viene ottenuta da âsale di tartaroâ (1825) o âsal ammoniaco distillato con alcali fissiâ (1087, 1131), mentre lââaria nitrosaâ reagisce con âsali metalliciâ formando âfumi bianchiâ (1013) o âcristalliâ (1338). Le soluzioni acquose impregnate di questi gas mostrano âaumenti di pesoâ (979) o âcapacitĂ corrosiveâ (979, 1728), e si testano con âsciroppo di violetteâ (1807) per verificare lâassenza di aciditĂ residua. Alcune osservazioni secondarie riguardano la âproduzione di aria inflammabileâ (2123) e la âdecomposizione del phlogistonâ (1474, 1728), nonchĂ© la âprecipitazione del piomboâ in soluzioni metalliche (1828).
Reazioni specifiche e metodi sperimentali
Reazioni con aria fissa e alcali
Lââaria fissaâ (1825, 1807) provoca âcurdlingâ (coagulazione) nel sapone, effetto non attribuito a ânessun acidoâ ma alla âdistruzione della causticitĂ â della liscivia (1825). Lââacqua distillata impregnataâ (1807) non altera il colore dello âsciroppo di violetteâ, confermando lâassenza di âacido vitriolicoâ (319). Lââalcali volatileâ (1087) reagisce con âaria nitrosaâ formando âsal ammoniacoâ (1120) o âcristalliâ (1131), mentre con âaria fissaâ produce âeffervescenzaâ solo se âil sale viene aggiunto durante la torbiditĂ â (1365).
Generazione e assorbimento di gas acidi
Lââacido marinoâ (spirito di sale) (985) âespelle aria acidaâ (1085) e âdecompone sostanze phlogistateâ (1474), generando âaria inflammabileâ con âolio di trementinaâ o âcarboneâ (984). Lââaria nitrosaâ (1013) reagisce con âsalnitroâ formando âfumi bianchiâ simili a âneveâ (1332), mentre lââacido vitriolicoâ (1806) viene testato per verificare se âlâaciditĂ dellâariaâ derivi da âtraccia di acidoâ o da âaria fissa assorbitaâ. Le âsoluzioni metallicheâ (1828) precipitano in âpolvere biancaâ a contatto con âaria fissa depurataâ.
Metodi di produzione e osservazioni collaterali
Si descrivono apparati per âgenerare aria alcalinaâ (1094) da âchalk e olio di vitriolâ (1853) o âsale ammoniacoâ (1156), e si notano âaumenti di volumeâ (979) o âpesantezza del vaporeâ (979). Lââaria inflammabileâ (2123) viene collegata a âphlogiston e acidi volatiliâ, mentre il âsapone decomposto da acidiâ diventa âpiĂč inflammabileâ (2123). Alcune reazioni ânon producono ebollizioneâ (1815) pur formando âsali solidiâ, e lââaria alcalinaâ (1087) âassorbita in acquaâ genera âspiriti volatili piĂč fortiâ (1102).
8. Assorbimento, trasformazione e rigenerazione dellâaria in contesti sperimentali
Processi di interazione tra gas, liquidi e sostanze chimiche attraverso agitazione, esposizione a catalizzatori e variazioni di stato.
Lâargomento riguarda le modalitĂ con cui diverse tipologie di aria (definite come "nitrous air", "inflammable air", "fixed air" o "noxious air") subiscono alterazioni quantitative e qualitative in seguito a trattamenti meccanici o chimici. Le osservazioni si concentrano su fenomeni di "diminuzione" o "aumento" del volume gassoso, spesso legati allâuso di acqua, mercurio ("quicksilver"), etere o altri reagenti. Lâassorbimento da parte dellâacqua Ăš un elemento ricorrente: «water admitted to it will absorb about half the remainder», mentre lâagitazione accelera il processo, come in «with about four times as much agitation as fixed air requires, it was so far absorbed by the water, that only about one fifth remained». La rigenerazione dellâaria avviene talvolta per effetto di scintille elettriche («every spark produced a small bubble»), putrefazione («when a mouse putrefies in any given quantity of air») o reazioni con metalli e acidi («the proportion of inflammable air to that which was absorbed by the water continually diminished»).
Emergono temi minori come la persistenza di alcune proprietĂ gassose («this air, on the contrary, was not imbibed by water»), la velocitĂ variabile dei processi («the absorption was exceedingly slow at the last»), e la conversione tra tipi di aria («it must have become fit for respiration»). Le condizioni sperimentali â temperatura, durata, materiali â influenzano gli esiti: «after this there was an increase of the air till there was more than the original quantity; but this must have been fixed air, not incorporated with the rest of the mass». Lâuso di strumenti come pompe o recipienti sigillati consente misurazioni precise, mentre fenomeni collaterali (depositi filmosi, bolle, effervescenze) segnalano trasformazioni in atto.
9. Teorie del flogisto e trasformazioni degli "ari" nel XVIII secolo: materia, fuoco e elettricitĂ come principi dinamici
Processi chimici e ipotesi sulla natura del calore, dellâelettricitĂ e della combustione tra meccanica corpuscolare e affinitĂ chimiche.
Sommario
Lâargomento ruota attorno a una concezione della materia come sistema dinamico in cui il flogisto (o phlogiston) funge da principio attivo: un elemento «che fa parte della sostanza solida dei corpi» e che, separandosi, produce fenomeni come il calore, la fiamma o lâelettricitĂ . Il flogisto viene descritto come una sostanza «capace di essere convertita in fluidi diversi» a seconda dello stato di combinazione: puĂČ Â«diminuire lâaria comune» quando satura lâatmosfera, oppure «unirsi agli acidi» per formare «ari» inflammabili o respirabili. Le trasformazioni avvengono tramite «vibrazioni sottili» (identificate con il calore) o «fermentazioni» nei tessuti animali e vegetali, dove il flogisto «viene assorbito dalle piante» e poi «rilasciato durante la digestione» come «fuoco fluido» o elettricitĂ .
Le ipotesi includono:
- Una distinzione tra ari (elastiche, trasparenti, affini al flogisto) e altri costituenti: «aria fissa, acida, alcalina» e il flogisto stesso, mai isolato «in alcuna forma». Questi «agiscono e reagiscono» generando calore come «moto vibratorio delle parti» (1662, 281).
- Il ruolo del cervello come «grande laboratorio» che trasforma il flogisto in «fluido elettrico», distribuito poi ai muscoli tramite i nervi (256, 1756).
- La combustione come processo di «separazione del flogisto»: i corpi infiammabili lo cedono allâaria o ad altre sostanze quando «lâaffinitĂ con il loro supporto diminuisce» (939, 1677).
- Lâinterazione tra acidi e flogisto: «lâacido nitroso puĂČ sostituire quello marino» in alcune combinazioni, mentre «lâaria nitrosa varia tra stati inflammabili e respirabili» a seconda del «rapporto tra acido e flogisto» (1412, 1682).
- LâelettricitĂ come fenomeno legato alla presenza di flogisto: i metalli conducono solo «quando ne sono carichi», mentre «lo spazio vuoto ne impedirebbe la propagazione» (1780, 939).
Notevoli sono anche le osservazioni su:
- La «somiglianza tra metalli e carbone», entrambi composti da «flogisto unito a una base terrosa» (1788).
- Il ciclo naturale del flogisto: «assorbito dalle piante» e poi «restituito allâaria da acqua e vegetali in crescita» (1181, 1677).
- La critica alla terminologia: termini come «vapore» o «fuoco» vengono evitati per la loro ambiguità , mentre «aria» si estende a «tutti i fluidi elastici» con proprietà comuni (73, 377).
Note
Riferimenti impliciti a:
- Modelli vibrazionali del calore (281, 1662, 1773): il calore come «moto vibratorio» che libera il flogisto.
- Gerarchie delle affinitĂ chimiche (1682, 1366): acidi e flogisto competono per legarsi a basi diverse.
- **ElettricitĂ come flogisto "esaltato" (1756, 939): la conduzione dipenderebbe dalla sua presenza nei corpi.
- **Classificazione degli "ari" (1727, 73): distinzione tra ari naturali (atmosferica) e factitious (prodotte artificialmente).
10. Trattamento delle febbri putride nel XVIII secolo: metodi empirici tra clisteri gassosi, astringenti e osservazione clinica
Protocolli terapeutici sperimentali per contrastare la decomposizione umorale: dallâuso di "aria fissa" e vapori antisetici alla gestione dei sintomi con chinino, vino e purgante, tra annotazioni su polso, feci nere e delirio.
Sommario
Lâargomento documenta le pratiche mediche adottate per curare stati febbrili associati a âputrescenza dei fluidiâ (1833), caratterizzati da âlingua neraâ (1834), âfeci fĂ©tide e bruciantiâ (1842), âdelirioâ (2060) e âpolso acceleratoâ (1959). I trattamenti combinano somministrazioni orali e clisteri: si ricorre a âcorteccia peruvianaâ (chinino, 1836), âtormentilla in polvereâ (1834), âvino rosso e acqua freddaâ (1834) o âacqua di riso e brandy acidulatoâ (1839), mentre per âmoderare le scaricheâ (1840) si alternano âteriacaâ (1840), âradice di colomboâ (1956) e âaria mefiticaâ (2059) iniettata via clistere. Particolare rilievo assume lââaria fissaâ (anidride carbonica, 721), impiegata sia âper clistereâ (1961) che âin bevande impregnateâ (721) per âcorreggere il fetore delle feciâ (1926) e âridurre la diarreaâ (2060). Si registrano anche tentativi con âvapori di gesso e olio di vetrioloâ (1926) o âeffervescenza di potassa e acetoâ (1916) per lenire âulcere doloroseâ.
Le osservazioni cliniche includono dettagli su âurina scura che a freddo assume lâaspetto di siero di latteâ (2033), âtremori tendineiâ (âsubsultus tendinumâ, 1842) e ârecupero improvvisoâ dopo âscomparsa della patina nera sulla linguaâ (1857). Le ipotesi eziologiche oscillano tra âfreddo contratto per finestre aperteâ (1859) e âumori in putrefazioneâ (1833), mentre le dosi vengono adattate in base alle reazioni del paziente: âil chinino, nauseato, viene sostituito con la tintura di Huxhamâ (1839). Le annotazioni su âaria infiammabileâ (500, 1527) e âesperimenti con calce vivaâ (1529) suggeriscono un interesse parallelo per la chimica dei gas, applicata anche a scopi terapeutici.
1. Scoperte scientifiche, rivalitĂ intellettuali e applicazioni mediche dellâaria nel XVIII secolo
Tra ambizione personale e progresso collettivo: esperimenti su gas, elettricitĂ animale e terapie innovative tra cautele, controversie e comunicazione immediata dei risultati.
Il tema ruota attorno alla tensione tra individualismo scientifico e condivisione delle scoperte, con particolare attenzione agli esperimenti sullââariaâ (gas) e alle loro applicazioni mediche, nonchĂ© alle dinamiche di prioritĂ , plagio e riconoscimento tra gli studiosi. Emergono metodi terapeutici sperimentali basati su gas come lââaria fissaâ (anidride carbonica) per curare âfebbri putrideâ o âdiarree putrideâ, somministrata tramite âclisteriâ o bevande gassate, con risultati documentati in casi clinici: «un metodo di applicare questo potente correttore della putrefazione [...] prese origine principalmente dalle sue [del destinatario] osservazioni e esperimenti sullâaria fattizia»; «lâaria fissa fu somministrata per via clistere, e allo stesso tempo si fece bere al paziente liquidi fortemente impregnati di essa». La competizione per la paternitĂ delle scoperte Ăš centrale: «gli uomini, per un poâ di reputazione in piĂč, possono rimuginare a lungo su un fatto nuovo [...] finchĂ© non credono di poter stupire il mondo con un sistema completo e inedito», ma rischiano di vedere «le loro presunte scoperte anticipate» da chi, «con ingenua semplicitĂ , comunica immediatamente agli altri ciĂČ che emerge dalle proprie indagini».
Si intrecciano osservazioni su fenomeni naturali â come lâ«elettricitĂ della torpedine» o «dellâanguilla tremolante del Surinam» â e riflessioni sulla provvidenza divina come giustificazione etica della ricerca: «chi crede in un governatore oltre che in un creatore del mondo [...] riconoscerĂ la sua provvidenza nella riuscita della conoscenza quanto in quella della ricchezza», atteggiamento che «taglia fuori ogni vanteria, invidia o gelosia». Le critiche alle mode scientifiche (ad esempio, «la rabbia di distruggere gli alberi vicino alle case») e gli avvertimenti contro lâuso indiscriminato di nuove terapie (««medici ingegnosi [...] si affrettino a cogliere questa nuova opportunitĂ , prima che ciarlatani avventati la rovinino con applicazioni sconsiderate») completano il quadro. Strumenti e tecniche (come «riempire una vescica di aria dopo averne espulso quella comune») e aneddoti clinici (««perse otto once di sangue dallâavambraccio [...] e assumeva una miscela salina ogni sei ore») illustrano la prassi sperimentale, mentre citazioni di autoritĂ (Newton, Beccaria) servono a legittimare o contestare teorie. La fragilitĂ della reputazione Ăš un leitmotiv: «alcuni politici infatuati [...] vanamente credono di costruire i loro miserabili progetti sulle rovine della sua [di un grande uomo] reputazione consolidata»*.
2. Teorie e pratiche sperimentali tra chimica, medicina e speculazione scientifica nel XVIII secolo
Dallâosservazione empirica alle ipotesi audaci: aria fissa, putrefazione e rimedi tra laboratori, corpi malati e dibattiti sulla natura della materia.
Lâargomento ruota attorno a metodi sperimentali, osservazioni cliniche e congetture teoriche legate alla manipolazione di gas, alla decomposizione organica e alle applicazioni mediche derivate da tali studi. Le pratiche descritte spaziano dalla misurazione della "bontĂ " dellâaria â âquando voglio misurare la bontĂ di un tipo dâaria, metto due misure in un vaso immerso in acqua [âŠ] aggiungo una misura di aria nitrosa e noto la quantitĂ della sua diminuzioneâ (253) â alla sperimentazione su animali e vegetali per verificare ipotesi sulla rigenerazione dellâaria viziata: âebbi la prova piĂč indiscutibile del ripristino dellâaria putrida per vegetazioneâ (650). La putrefazione Ăš un tema ricorrente, analizzato sia in contesti patologici â âtutti i sintomi di putrescenza lo avevano abbandonato; la lingua e i denti erano puliti; non rimaneva alcun nerume innaturale o fetore nelle feciâ (1857) â sia in relazione a processi chimici: âun pezzo di manzo o montone immerso nel mercurio [âŠ] non emette odore putrido, mentre un topo trattato allo stesso modo sprigiona il tipico effluvioâ (623).
Le speculazioni teoriche si intrecciano con applicazioni pratiche: lâaria fissa (anidride carbonica) viene impiegata per âfrenare la fermentazione setticaâ (1919) in âfebbri maligneâ o nelle âfasi avanzate della tisi polmonare, quando avviene unâespettorazione purulentaâ (1888), mentre si ipotizza che âparticelle nellâaria infiammabile possano condurre elettricitĂ , seppur imperfettamenteâ (512). Le osservazioni cliniche includono dettagli su pazienti trattati con âvino dâarancia effervescente ricco di aria fissaâ (1847) o âbirra di Burton in vivace effervescenzaâ (2093), con effetti documentati su âdiarrea biliosa e dolori addominaliâ (1934). Non mancano riflessioni metodologiche: âi teorici piĂč audaci ammettono combinazioni di idee distanti; alcune saranno chimere, altre potranno portare a scoperte capitaliâ (1654), mentre si riconosce che âle congetture avanzate [âŠ] saranno in parte supportate dai fatti, ma questa sezione conterrĂ molti pensieri casualiâ (1652). Tematiche minori includono cautele igienico-sanitarie (ânitro fossile trovato in cittĂ : avvertimento contro lâuso di pompe di piomboâ (2189)) e proposte terapeutiche innovative (âfumi di gesso e olio di vetriolo applicati a eruzioni scorbuticheâ (2086)), oltre a considerazioni sul progresso scientifico come forza âcapace di estirpare ogni errore e pregiudizioâ (46).
3. Teorie e sperimentazioni sui gas, i fluidi vitali e le loro applicazioni mediche nel XVIII secolo
Dalle ipotesi sul flogisto alle terapie con "arie" artificiali: osservazioni empiriche tra chimica, fisiologia e pratica clinica.
Il testo documenta un corpus di ricerche condotte su gas, vapori e sostanze volatili, analizzati sia come fenomeni chimico-fisici sia come agenti terapeutici. Le osservazioni spaziano dalla teoria del "flogisto" â descritto come principio attivo nei processi muscolari e nervosi («la fonte del moto muscolare Ăš il flogisto», «gli alcolici, ricchi di flogisto, rinforzano istantaneamente il sistema nervoso e muscolare») â alla sperimentazione su "arie" (gas) di diversa natura: "aria alcalina", "aria acida", "aria mefitica" e "aria nitrosa", studiate per le loro proprietĂ di assorbimento, reattivitĂ e potenziali usi medici. Si registrano tentativi di combinare gas per ottenere "aria neutra" simile allâaria comune («queste due arie, di natura opposta, potrebbero comporre unâaria neutra»), nonchĂ© applicazioni pratiche come la generazione di "acqua forte" («acqua impregnata di vapore concentrato scioglie il ferro con rapidità ») o la somministrazione di vapori terapeutici («il vapore di gesso e olio di vetriolo, introdotto con clisteri, corresse il calore e il fetore delle feci»).
Le ricerche includono casi clinici â pazienti trattati con "aria mefitica" per malattie putride o febbri continue («la prova piĂč forte dei poteri antisetici e tonici di questo rimedio»), o con vapori per arrestare dissenteria â e riflessioni sulle differenze tra gas di origine animale e vegetale («lâaria generata dalla carne contiene 1/7 di parte infiammabile, quella vegetale Ăš quasi tutta aria fissa»). Emergono inoltre considerazioni metodologiche: la preferenza per descrizioni sintetiche di esperimenti complessi («il risultato di lunghi processi espresso in poche righe»), la critica alla verbositĂ scientifica tradizionale, e lâammissione di limiti economici nella pubblicazione dei risultati («nessuna prospettiva di essere ragionevolmente rimborsato per tanto lavoro»). Accenni a fenomeni elettrici («la luce emessa da alcuni corpi umani potrebbe essere di tipo elettrico») e a strumenti come pompe dâaria o sifoni modificati completano il quadro, evidenziando un approccio empirico e spesso pionieristico.
Note
(1) Flogisto: principio ipotetico, precursore delle moderne teorie sullâossigeno, qui associato a energia vitale e processi metabolici. (2) Aria mefitica/acida/alcalina: terminologia storica per gas come COâ, NHâ o miscele reattive, studiate per affinitĂ chimiche e effetti fisiologici. (3) Casi clinici: le descrizioni includono etĂ , sintomi (es. «minaccia di apoplessia») e protocolli terapeutici sperimentali (es. salassi, inalazioni). (4) Metodologia: enfasi sulla riproducibilitĂ («nessun principiante dovrebbe immaginare di riprodurre gli esperimenti senza errori») e sullâefficienza espositiva.
4. Esperimenti sugli "aria" e i processi di alterazione, restauro e applicazione terapeutica nelle osservazioni di Priestley
Processi chimici, decomposizione e interventi medici tra gas, putrefazione e vegetali: dalla condensazione dei vapori nitrosi alle ipotesi sulla circolazione atmosferica, fino agli usi palliativi in malattie gravi.
Sommario
Lâargomento riguarda la manipolazione e lâosservazione di diversi tipi di âariaâ (gas) in contesti chimici, biologici e medici, con particolare attenzione ai fenomeni di alterazione, trasformazione e possibile ripristino delle proprietĂ atmosferiche. Le procedure descritte includono la âcondensazione del vapore nitroso in acido nitrosoâ attraverso âsuccessive ammissioni di aria esternaâ fino a quando âlâaria cessa di entrareâ, nonchĂ© la âparziale riparazioneâ operata dalle piante in vegetazione, che âsembrerebbe compensare il danno causato dalla respirazione animale e dalla putrefazioneâ. Si registrano esperimenti su animali (âuna rana in aria nitrosa lottĂČ per due o tre minutiâ) e materiali (âferro esposto ad aria fissa senza cambiamenti sensibiliâ), oltre a osservazioni su âeffluvi putridiâ che âpervadono lâacquaâ generando âodore estremamente fetidoâ.
Le applicazioni terapeutiche emergono come tema minore ma ricorrente: âliquori impregnati di aria fissaâ vengono proposti per âcorreggere la disposizione putrida dei fluidiâ e âaumentare i poteri digestiviâ, mentre âaria mefiticaâ e âvino vecchio saturatoâ sono impiegati come âpalliativiâ in âmalattie disperate e ripugnantiâ, come cancri, âfebbri etticheâ e âvomicheâ. Si notano riferimenti a âstimolanti vegetaliâ efficaci contro lo âscorbutoâ e a âcambiamenti inaspettatiâ in gas inizialmente considerati inerti, come lââaria nitrosa trasformata in una specie con proprietĂ ritenute impossibiliâ. Le condizioni cliniche descritte (âforza quasi esauritaâ, âdelirioâ, âdispneaâ) si intrecciano con tentativi di âritardare il progressoâ delle patologie, pur nella consapevolezza che âuna cura non sarĂ probabilmente ottenutaâ.
Note
Terminologia ricorrente
âAria fissaâ: gas (verosimilmente COâ) utilizzato in soluzioni per scopi medici. âAria mefiticaâ: gas tossico o putrido, talvolta impiegato terapeuticamente. âFlogistoâ: principio ipotetico (teoria obsoleta) invocato per spiegare combustione e ossidazione (âlâolio separato dal sapone con un acido diventava piĂč infiammabileâ).
Contesto sperimentale
Le osservazioni sono condotte in ambienti controllati (âscaffale sopra il caminetto della cucina, a 70° Fahrenheitâ) con strumenti rudimentali (âvaschette, sifoni, filiâ). Le citazioni bibliografiche (âProgetto Gutenbergâ, âJ. Johnson, libraioâ) collocano il materiale in un corpus ottocentesco.
5. Teorie e sperimentazioni sulla natura dell'aria, del flogisto e dei processi vitali nel XVIII secolo
Dalle ipotesi sulla trasformazione chimica degli elementi alle applicazioni mediche e fisiologiche: osservazioni su aria "fissa", "mefitica" e "infiammabile", ruoli del flogisto negli organismi viventi e metodi di purificazione atmosferica.
Il tema riguarda le indagini empiriche e speculative su composizione, proprietĂ e interazioni dellâaria in relazione ai processi biologici, chimici e terapeutici. Al centro vi Ăš il flogisto, principio ipotizzato come agente di trasformazione: âanimals have a power of converting phlogiston [...] into that state in which it is called the electrical fluidâ (1756), âdischarged as effete by the lungs into the great common menstruum, the atmosphereâ (1755). Lâaria viene classificata in tipologie distinte â âchoke dampâ (143) che âextinguishes candles, and kills animalsâ, ânitrous airâ (754) ottenuta da âspirit of nitreâ, âinflammable airâ (536) inalterata dopo esposizione a âfumes of spirit of nitreâ â e studiata nei suoi effetti su organismi e materiali: âvegetable and animal substances [...] emit phlogistonâ (1693), mentre âplants that grow and thrive in putrid airâ (647) ne âextract the putrid effluviumâ tramite le foglie.
Le sperimentazioni includono metodi di generazione, raccolta e manipolazione dei gas: âI fill a small phial with common salt, pour upon it [...] oil of vitriolâ (1463) per ottenere âtransparent airâ; âpass a quantity of inflammable air [...] through a body of waterâ (536) senza alterazioni osservabili. Applicazioni mediche emergono in trattamenti come ânourishing clystersâ (2079), âmephitic airâ (1902) per âcorrecting purulent matter in the lungsâ, o osservazioni cliniche: âtongue covered with AphthĂŠ; breath [...] scarcely to be enduredâ (2072). Si notano anche riflessioni sulla circolaritĂ dei processi naturali: âvolcanos and fires supply vast quantities of air, though in a state not yet fit for respirationâ (1693), âimbibed by the waters of the seaâ (1677) o âpurified by those processes in natureâ.
Note
(1) âNatural knowledgeâ (50) si riferisce al progresso scientifico del periodo, con esplicito riferimento al contesto accademico (âRoyal Societyâ). (2) Termini ricorrenti: âfixed airâ (231, 1273) come componente dellâatmosfera decomposta dal flogisto; âelectrical fluidâ (1756, 1758) associato a nervi e muscoli. (3) Strumentazione: âflexible tubeâ (1871) per clisteri, âwooden troughâ (165) per esperimenti, âLeyden phialâ (1758) come analogia per la circolazione del flogisto. (4) âPhlogistonâ (1756, 1693, 1273) viene descritto come principio attivo in nutrizione, respirazione e contrazioni muscolari, âexaltedâ nel cervello e âdirected into the musclesâ.
6. Esplorazioni empiriche tra chimica, medicina e filosofia naturale: metodi, errori e scoperte accidentali nel XVIII secolo
Processi di indagine scientifica tra osservazione diretta, sperimentazione su organismi viventi e sostanze, e riflessioni sulla terminologia e la condotta del ricercatore. Emergono pratiche mediche dâurgenza, ipotesi sulla composizione dellâaria e dei gas, reazioni chimiche documentate con precisione, nonchĂ© il ruolo del caso e della collaborazione tra studiosi. Si delineano anche tensioni tra teoria e prassi, dove âun filosofo non deve farsi turbareâ dalle critiche, mentre âil rischio di sbagliare in cose di minore importanzaâ Ăš parte integrante del progresso. Le annotazioni includono fenomeni come la âdiminuzione dellâariaâ accompagnata da âfumi bianchissimiâ simili a neve, la âseparazione perfetta del piomboâ in soluzione, e lâuso terapeutico di âpappe di carotaâ o âradice di colomboâ per mitigare âdoloriâ e âemissioni fetideâ. Si registrano inoltre esperimenti falliti (âla rarefazione e la condensazione strumentale furono tentate invanoâ) e successi inaspettati, come la âscoperta accidentaleâ in un mulino o la âsoluzione di ferroâ in acqua impregnata di âaria fissaâ.
##### Sommario
Lâargomento ruota attorno a un approccio sperimentale eclettico, dove la chimica, la fisiologia e la pratica medica si intrecciano con riflessioni metodologiche. Le osservazioni spaziano dalla âcaccia alle predeâ delle lucciole â âfornite di una luce costanteâ grazie al nutrimento â alla âdistinzione tra sostanze conduttrici e non conduttriciâ, legata alla presenza di âflogisto unitamente a una baseâ. Si descrivono procedure dettagliate: âsoffiando con un manticeâ in una fiala per sostituire âaria acidaâ con âaria comuneâ, senza variazioni di peso rilevabili; o lâuso di âscintille elettricheâ che âdiminuisconoâ bolle dâaria normale ma âaumentanoâ quelle contenenti âetereâ. La sperimentazione su animali (âtenere le code dei topiâ) e umani (âsanguinamento fino a otto onceâ, âdiarrea con sangue nero e grumosoâ) si alterna a tentativi terapeutici (âil dolore fu mitigato e la digestione migliorĂČâ) e a errori ammessi (âproposte casuali, forse bizzarreâ), dove âchi non Ăš medico non rischia nullaâ nel formulare ipotesi.
Le scoperte spesso nascono da âesperimenti ripetutiâ o âosservazioni fortuiteâ, come la âtintura di zolfoâ che colora lâacqua in âarancione scuroâ solo in presenza di âsoluzione di zucchero di piomboâ, o la âprecipitazione di piombo in polvere biancaâ indotta da âaria fissaâ filtrata attraverso sali alcalini. Si discute anche la âconvenienzaâ di un âtermine comuneâ per indicare âarie acide, alcaline o nitrosoâ, tutte âelastiche e trasparentiâ come âlâaria che respiriamoâ. Le âpiante che crescono attraverso steli marciâ o il âbilanciamento tra corruzione dellâaria e vegetazioneâ suggeriscono un interesse per cicli naturali, mentre âlâammissione degli erroriâ e la âcollaborazione tra dottoriâ (come âDr. Hird e Dr. Crowtherâ) sottolineano una scienza in divenire, dove âla forza mentaleâ del ricercatore Ăš tanto cruciale quanto âil rischio di esposizioneâ alle critiche.
7. Teorie settecentesche su aria, combustione e trasformazioni chimico-fisiologiche: ipotesi su phlogiston, elettricitĂ e processi vitali
Processi di combustione, respirazione vegetale e animale, e fenomeni elettrici interpretati attraverso il phlogiston e le proprietĂ degli "ari" (gas). Ipotesi su conversione, purificazione e circolazione di principi attivi in natura, con riferimenti a esperimenti su acidi, fermentazioni, emissioni vulcaniche e applicazioni mediche.
Sommario
Lâargomento ruota attorno a una concezione unificante dei fenomeni naturali basata sul phlogiston â principio infiammabile e volatile â e sulle interazioni tra "ari" (come lâaria infiammabile, lâaria mefitica o lâaria alcalina), elettricitĂ e processi vitali. Le frasi suggeriscono una rete di analogie tra combustione, respirazione e metabolismo: il phlogiston viene assorbito dalle piante durante la crescita e âdiventa parte della loro sostanzaâ (942), per poi essere rilasciato in forme attive durante digestione o fermentazione, mentre gli animali lo âriproduconoâ attraverso il movimento dei fluidi corporei (942). La vegetazione Ăš descritta come agente purificatore dellâatmosfera, capace di ârestaurare perfettamenteâ lâaria resa ânoxiousâ dalla respirazione o dalla combustione (642, 1707), con esperimenti che dimostrano come lâaria in cui âle candele si sono spenteâ torni a sostenere la fiamma dopo esposizione a piante o a freddo (429, 707).
Le trasformazioni chimiche sono collegate a fenomeni elettrici: la âscintilla elettricaâ non attraversa piĂč il mercurio in un vuoto perfetto (1793), mentre lâaria infiammabile â prodotta da fermentazioni o combustioni â puĂČ âesplodereâ se miscelata con aria comune (1641). Si ipotizza che il phlogiston assorbito con il nutrimento si converta in âfluido elettricoâ tramite vibrazioni specifiche (1798), e che i vulcani abbiano contribuito alla formazione dellâatmosfera (1676). Gli esperimenti medici includono lâuso di âaria mefiticaâ per terapie (1885), lâosservazione di emorragie trattate con âtentacoli di lino imbevuti in tintura di ferroâ (1835), e sintomi come âlingua neraâ e âpolso deboleâ associati a febbri (1834).
Temi minori riguardano la metodologia scientifica â dove âseguire false piste puĂČ portare a veritĂ importantiâ (38) â e la circolazione delle scoperte, con riferimenti a collaborazioni con figure come De Luc o Walsh (1793, 1458). Le citazioni bibliche e poetiche (â«Colli su colli sorgono, e Alpi su Alpi si levano»â, 29) appaiono come metafore per la complessitĂ della ricerca, mentre si sottolinea il valore duraturo della fama scientifica rispetto a quella politica (55).
8. Lâuso terapeutico e sperimentale dellââaria fissaâ tra chimica, medicina e osservazioni empiriche (1750â1800 ca.)
Pratiche mediche, reazioni chimiche e metodi di indagine tra alchimia e scienza moderna: dallâimpiego nei disturbi polmonari alle applicazioni antisettiche, tra dubbi, tentativi e registrazioni sistematiche.
Lâargomento ruota attorno allââaria fissaâ (oggi anidride carbonica) come sostanza chiave in esperimenti chimici, trattamenti medici e osservazioni cliniche. Viene impiegata per contrastare la âputrefazioneâ nei tessuti e nei fluidi corporei, come nei casi di âfĆtidâ feci e âaphthous ulcerâ in cui âaltri rimedi fallironoâ mentre âlâapplicazione di aria fissa alla parte affettaâ portĂČ sollievo. Si somministra per via inalatoria in âfistola polmonareâ tramite âvapori effervescentiâ di âgesso e acetoâ o âpotassa e acetoâ, o per via enterale per âcorreggere la putrefazioneâ nellââapparato alimentareâ, come attestato da âesperimenti del dottor Macbrideâ e da âiniezioni discontinueâ in pazienti debilitate.
Le descrizioni rivelano un approccio empirico, talvolta contraddittorio: lââaria fissaâ viene dapprima sospettata di âcausare la coagulazioneâ del sapone âdistruggendo la causticitĂ del liscivioâ, ma test successivi confermano che âquesta acqua provocava la stessa cagliaturaâ anche dopo filtrazione con âsale di tartaroâ. Si notano inoltre tentativi di isolare gas da âfango paludosoâ accendendo âuna candelaâ sopra âbolleâ sollevate da âun bastoneâ, o di generare âariaâ da âscintille elettriche in etereâ, dove âogni scintilla produceva una bollaâ e âlâaumento era rapidissimoâ una volta che âle scintille erano costrette a passare attraverso lâariaâ.
Emergono temi minori: la critica alla âlentezzaâ con cui le scoperte âmodificano lo stato del mondoâ, pur in unââepoca di straordinari progressiâ; la sorpresa per âstrumenti come la pompa dâaria di Smeatonâ, noti da decenni ma âignorati dai costruttoriâ; lâuso di âmiscugli acidulatiâ (âelixir di vetrioloâ, âmiele e acetoâ) per ârisciacquiâ o âbevandeâ in pazienti con âdelirioâ e âpulsazioni irregolariâ. Le lettere e gli estratti citati suggeriscono una rete di scambi tra medici, chimici e fisici, dove âlâamicizia del dottor Priestleyâ e âtestimonianze di colleghiâ guidano âindagini su questo ramo curioso della fisicaâ.
9. Medicina empirica e indagine scientifica tra chimica dei gas, terapie sperimentali e osservazione clinica (fine Settecento)
Tra rimedi a base di cortecce e vapori effervescenti, ipotesi sul "fomes putrido" e analisi delle alterazioni dellâaria: pratiche mediche e speculazioni naturalistiche in unâepoca di transizione tra alchimia e scienza moderna.
Il testo ricostruisce un campo dâindagine in cui la cura delle malattie si intreccia con lo studio sistematico delle proprietĂ dei gas, delle fermentazioni e dei principi attivi. Le osservazioni cliniche descrivono sintomi gravi â «la sua lingua era ora coperta da una spessa patina nera», «delirio e febbre peggioravano se la scarica [diarroica] veniva bloccata dagli astringenti» â e i tentativi di contrastarli con rimedi come «la corteccia peruviana», «vapori di miscele effervescenti di potassa e aceto» o «clisteri di amido con polvere di bole». Lâattenzione si concentra su due assi: 1) la gestione delle "materie putride" nei processi morbosi, dove il "fomes" (focolare) della malattia viene associato a fermentazioni interne e alla necessitĂ di «correggere piĂč immediatamente la putrefazione» per evitare che «la vis vitĂŠ [forza vitale] venga distrutta»; 2) lâesplorazione delle proprietĂ chimico-fisiche dellâaria e dei gas â «aria nitrosa», «aria fissa», «flogisto» â le cui alterazioni sono studiate attraverso esperimenti su animali («la morte istantanea in aria viziata Ăš dovuta a uno stimolo che esaurisce tutta la vis vitÊ») e misurazioni precise («1-1/4 grani di acqua piovana assorbirono 7/8 di oncia di aria alcalina, aumentando di mezzo grano in peso»).
Emergono temi minori ma ricorrenti: la diffidenza verso i trattamenti eccessivamente restrittivi («se la diarrea viene fermata con gli astringenti, il focolare putrido rimane nel corpo»), la sperimentazione di applicazioni innovative («questa nuova applicazione di aria fissa Ăš perfettamente sicura»), e il dibattito sulle affinitĂ chimiche («il flogisto, avendo maggiore affinitĂ con lâaria acida, si unisce a questa invece che allâaria fissa»). Le citazioni di opere a stampo politico-filosofico («Un saggio sui primi principi del governo» o «Un discorso sullo spirito del cristianesimo») suggeriscono un contesto intellettuale in cui la scienza medica si inserisce in riflessioni piĂč ampie sulla natura, la libertĂ e il progresso umano, come evoca la lode allâuomo che «cerca, con solerzia ma senza lamento, un maggiore comando sulle potenze della natura». La dimensione pratica (ricette, dosaggi, lettere cliniche) si alterna a quella teorica (ipotesi su elettricitĂ , etere, conduzione), senza soluzione di continuitĂ .
10. Esplorazioni sperimentali su gas, fenomeni naturali e applicazioni mediche nel XVIII secolo
Dalle osservazioni su aria fattizia e combustioni spontanee ai trattamenti clinici con insufflazioni gassose: metodi, scoperte e controversie in unâepoca di indagine empirica.
Il testo documenta un corpus di esperimenti e riflessioni condotti tra Sette e Ottocento su proprietĂ chimico-fisiche di gas, fenomeni luminosi naturali e tecniche terapeutiche innovative. Al centro vi Ăš lo studio delle «elastic fluids» distinti dallâaria atmosferica, generati da «solid substances» mediante reazioni con «oil of vitriol», «nitrous acid» o «aqua regia», come attestato dalle estrazioni da «iron, copper, brass, tin, silver, quicksilver, bismuth, and nickel» e dallâosservazione che «this kind of air is readily procured» con metodi variabili. Le ricerche includono la produzione di «fixed air» da «chalk» e «oil of vitriol», impiegata in «clyster-pipe» per «inject» gas nel corpo umano a fini medici, come nel caso del «boy of about twelve years of age» affetto da «hectic fever», dove «air alone was injected» al posto di clisteri astringenti. Si registrano inoltre fenomeni di «surface of the water blaze like inflamed spirits» in acque paludose o fiumi, attribuiti a «mineral spirit» o «phlogiston», e ipotesi sulla «light which is said to proceed from some animals», non riducibile a semplice «friction of their hairs».
Le applicazioni pratiche spaziano dalla terapia delle «ulcerous sore throats» con «external applications» alla speculazione su «the crasis of the blood» e sulla «vis vitÊ» esaurita da «convulsions», mentre si segnalano cautele verso «conclusions [...] ill founded, and [...] dangerous». Il metodo sperimentale si basa su «never failing to communicate to the public [...] the result of my observations», con riferimenti a predecessori come «Mr. Boyle» e a tecniche di «agitation of air in putrid water» per «restore [...] wholesomeness». Emergono anche controversie scientifiche, come il dissenso verso un collega le cui «valuable observations» contengono «one of the conclusions [...] I am satisfied [...] is ill founded», e la decisione di «make a separate and immediate publication» per diffondere risultati su «different kinds of air». Notevoli sono infine le descrizioni di apparati rudimentali, come «the flexible tube [...] tied a small bladder» per insufflare gas, e le osservazioni su «the efficacy of external applications» in patologie croniche.